Badolato Marina - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Chiesa dell'Immacolata
 La splendida chiesa dedicata all'Immacolata è situata oltre la porta est del paese, sul poggio dal quale lo sguardo può spaziare da Capo Colonna fino a Punta Stilo.
 Iniziata nel 1686 ha un portale in granito attribuito agli scalpellini di Serra San Bruno. Due colonne su un piedistallo, poste ai lati del vano d'ingresso, reggono un'architrave con una nicchia nella quale si legge l'anno di fondazione della chiesa (1686) e l'anno del restauro (1859).
 'interno ha un soffitto, con stucchi in gesso, decorato da artisti di Serra San Bruno. La volta a botte è suddivisa in tre riquadri, intervallati da fasce con fiori. Al centro di ogni riquadro è posto un medaglione. Il fondo della volta è blu, con decorazioni a fiori e volute bianco e oro. Vicino all'abside c'è la cupola a forma di un ottagono semplice forato da una serie di finestre.
 La cupola, che all'esterno finisce con una lanterna a forma di stella ricoperta da tegole in terracotta, è uno degli esempi più importanti del Seicento badolatese.
 L'altare maggiore è in marmo bianco, il pavimento maiolicato con disegni a margherita. Sulla parete di sinistra si trova un olio su tela raffigurante la Croce Angelica di Tommaso Aquinate e diverse opere di artisti partenopei e locali.
Chiesa del convento di san Domenico
 Dedicata alla Madonna del Soccorso, la Chiesa di San Domenico era nel XVII secolo un Monastero, gestito dai frati domenicani. Infatti tra la popolazione badolatesi, la Chiesa di San Domenico è conosciuta come “U monasteru”!
 Un tempo, quando Badolato fu soggetta alle invasioni straniere o ai saccheggi, le Chiese diventarono un mezzo di comunicazione, servendosi dei rintocchi degli alti campanili. Proprio per la sua posizione, le prime a dare l’allarme erano le campane della Chiesa dell’Immacolata che comunicavano l’arrivo dei nemici alla Chiesa del SS. Salvatore, la quale balzava la notizia ai frati domenicani della Chiesa del San Domenicano, i quali avvisavano i frati francescani del Convento degli Angeli.
 La Chiesa di San Domenico venne ricostruita in due tempi a causa dei due terremoti (1738-1783) che provocarono dolore anche tra la popolazione. Il materiale utilizzato fu il granito locale, che servì alla costruzione dell’interna chiesa, tranne la facciata che rimase inalterata. Uno degli artisti fu Scappellini Serrese.
Santa Maria degli Angeli
 Il convento Francescano di Santa Maria degli Angeli del 1603 è posto su di una collinetta di fronte al borgo (Petta degli Angeli).
 All’interno della chiesa si trova un crocefisso ligneo settecentesco ed un ricco pergamo pensile dello stesso periodo che non si sono perduti assieme alla costruzione, grazie al restauro compiuto dalla comunità mondo X che vi è ospitata.